Il Castello del Moschesin è una bellissima e maestosa cima che divide l'Agordino dalla Val Zoldana. Le sue pareti verticali dominano il panorama di Agordo e soprattutto al tramonto quando le rocce vengono "infuocate" dall'Enrosadira regalano una cartolina mozzafiato che si può godere direttamente dalla piazza.
La conquista della sua vetta non è una escursione per tutti sia per la fatica richiesta che per l'esperienza alpinistica necessaria.
La via che arriva ai 2499 m slm della cima infatti non è il classico sentiero segnato sulle cartine ma si tratta di un itinerario selvaggio, senza manutenzione e controllo che richiede una buona capacità a muoversi in terreno di alta montagna. Alcuni passaggi inoltre richiedono passo fermo, sicuro ed assenza di vertigini.
La via più classica per conquistare il Castello di Moschesin parte dal parcheggio di Malga Caleda Vecchia, un piccolo piazzale in cui possono parcheggiare alcune auto pochi metri sotto il Passo Duran dal lato Agordino.
Dal piccolo parcheggio parte la traccia del sentiero numero 543 che si dirige in direzione Sud fino alla Forcella Dagarei.
Dalla Forcella Dagarei il sentiero 543 piena verso Sud-Est e senza grandi rampe dopo essere sbucato dal bosco attraversa un magnifico ambiente roccioso ai piedi del Tamer.
Ad un certo punto sulla sinistra appare la Forcella Larga un ripido canalone roccioso che si deve raggiungere. Abbandonato il sentiero 543, per terreno ghiaioso e mughi si segue l'esile traccia che punta verso Nord-Est. La salita è difficoltosa, il terreno in molto punti è il classico "3 passi avanti e 2 indietro".
Con tanta pazienza e altrettanta fatica si arriva ai quasi 2200 m slm di Forcella Larga. Giunti al valico il panorama si apre sulla Valzoldana e sulle Dolomiti del Cadore. Per andare in vetta al Moschesin, una volta in forcella, si segue la traccia che si stacca sulla destra (salendo) ovvero verso Sud.
Il sentiero è ben visibile ed in pochi minuti si sale fino ad una cengia sotto Cima di Forcella Stretta. Si scende in un canalone e attraversati dei pendii erbosi si giunge all'attacco della via normale per il Castello di Moschesin.
La via normale alterna tratti di facile e divertente arrampicata a degli attraversamenti su roccia molto friabile e delicata: attenzione a non muovere sassi. Le brevi arrampicate seppur facili non vanno sottovalutate e soprattutto in discesa conviene prestare la massima attenzione per non rischiare di farsi male.
La vetta è ampia ed estremamente panoramica! Davanti a noi abbiamo il Tamer e più lontana la Cima della Gardesana. Più lontana troviamo la Talvena ed il Pramper con i suoi pendii regolari che sembrano tanti piani inclinati uno sopra l'altro.
Con il bel tempo lo sguardo spazia su tutte le Dolomiti Bellunesi tra cui il magnifico Pelmo.
La discesa avviene per la stessa via di salita. Durante la discesa è importantissimo non muovere alcun sasso per evitare che questi finiscano in testa ad eventuali escursionisti che stanno salendo.
Una gita non per tutti sia per l'impegno fisico richiesto che per la difficoltà della progressione. Una vetta però che sa regalare grandi soddisfazioni e che permette di assaporare quel magico gusto di montagna selvaggia in Dolomiti anche durante i periodi di alta stagione (frequentazione molto bassa).