In passato Colle Santa Lucia faceva parte del Tirolo e pertanto in passato era conosciuta con i nomi di origine tedesca di Puchberg, Wersil e più tardi Fursil. Dopo la Prima Guerra Mondiale venne annessa al Regno d’Italia ed entrò a far parte della provincia di Belluno. Il suo attuale nome comparve per la prima volta in un documento del 1145 quando faceva parte del principato vescovile di Bressanone ed era amministrata da un Capitano risiedente nel Castello di Andraz.
Colle Santa Lucia è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia. Una legge del 1999 ha riconosciuto i comuni dell’Agordino come zona di minoranza linguistica ladino-veneta. A pochi passi dalla magnifica chiesa, uno dei punti panoramici più belli di tutte le Dolomiti, si trova un edificio che ospita l’Istitut Cultural Ladin per la tutela della popolazione ladina.
I dintorni di Colle Santa Lucia regalano alcuni dei tramonti più affascinanti dell'Agordino. Infatti allontanandosi leggermente dal paese ci sono dei punti in cui si hanno delle viste incredibili sia sul maestoso Pelmo che sulla lunghissima parete del Monte Civetta. Al Tramonto grazie al fenomeno dell'Enrosadira le rocce diventano di colore arancione-rosa creando una veduta a dir poco incredibile.
Particolarmente scenografico è il panorama che si ha sulla Val d'Arcia del Pelmo nei pressi della Chiesa di Colle Santa Lucia posta a pochi metri dall'Istitut Cultural Ladin Cesa De Jan, l'associazione culturale nata per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua, cultura e identità ladina nell’area settentrionale della Provincia di Belluno, nei Comuni di Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia.
Colle Santa Lucia confina con il Comune di San Vito di Cadore presso il magnifico Passo Giau, uno dei valichi alpini più belli delle Alpi.
